Il Giro d'Italia in Basilicata con la tappa Cosenza - Matera

Il Giro d'Italia in Basilicata
con la tappa Cosenza - Matera

La Città dei Sassi sarà sede d'arrivo della tappa dell'8 maggio 2013, che partirà da Cosenza. Esattamente come la prima volta, quando il Giro toccò Matera nel 1976. Si punta a far transitare la corsa negli antichi rioni

 

CON la presentazione ufficiale del Giro d’Italia edizione 2013 è arrivata anche la conferma delle indiscrezioni dei giorni scorsi. Il Giro d’Italia farà tappa a Matera. La quinta frazione, quella che parte da Cosenza e arriva nella città dei Sassi. Sarà un mercoledì e il calendario segnerà l’8 maggio 2013. Tutto come la prima volta. Infatti nel 1976, quando per la prima volta il Giro d’Italia fece tappa nella città dei Sassi, la frazione proveniva dalla Calabria, proprio dalla città di Cosenza. Era il 26 maggio 1976, la vittoria della tappa andò al tedesco Joah De Muynck, con la maglia rosa che fu indossata dal connazionale Roger De Vlaeminck, alla fine quel Giro lo vinse Felice Gimondi. Oggi come allora i Sassi vogliono essere protagonisti. Ecco come si spiega questa candidatura e questa assegnazione. Matera, con l’obiettivo ben chiaro della “Capitale della Cultura 2019” continua il suo percorso e lo sport e la cultura devono viaggiare a braccetto. «Adesso però c’è da lavorare - spiega l'assessore allo sport Sergio Cappella, raggiunto telefonicamente in quel di Milano dove ha partecipato alla presentazione della corsa in rosa - perchè sono molte le cose da fare. Abbiamo potuto scoprire quali sono gli innumerevoli vantaggi e l’impatto, su vari campi, che un arrivo di tappa può avere. Ma ci sono anche degli obblighi a cui dobbiamo ottemperare. Innanzitutto il rifacimento del manto stradale: poi a seconda del percorso - che sarà deciso successivamente - capiremo anche con la Regione quali sono gli interventi da fare anche nel tratto provinciale che interessa il Giro». 
Il sogno resta uno: quello di riuscire a disegnare un percorso che preveda il passaggio negli antichi Rioni Sassi in modo da elevare alla massima potenza l’impatto mediatico e il ritorno d’immagine per il monumento a cielo aperto che la città possiede.