Convegno "Il Talento sportivo e la componente fisio/psicologica"
“Individuare, selezionare e gestire il talento nello sport - Sviluppo sostegno e valorizzazione"
Si è svolto, come previsto, mercoledì 26 ottobre scorso il convegno “Il talento Sportivo e la componente psico-fisiologica” primo evento del secondo semestre della programmazione del 2016,
Il convegno, ha sottolineato il Presidente Leopoldo Desiderio durante i saluti, tratta una tematica molta sentita e di particolare rilievo che riguarda “Il Talento Sportivo”.
Il Dott. Rocco Cantore in qualità di Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, ha calcato l’importanza della centralità della valutazione, sul talento, della condizione e della forma del biotipo atletico specifico, prima ancora del risultato agonistico. A tal proposito e come Delegato Regionale FMSI, il Dott. Cantore ha invitato la nutrita platea presente nel salone Coni, a partecipare al XXXV Congresso Nazionale della Federazione Medico Sportiva che si terrà a Roma dal 30 Novembre al 2 Dicembre 2016 la cui tematica è proprio la centralità dell’atleta e la tutela della sua salute in prospettiva futura.
Dopo i saluti il Prof. Vincenzo D’Onofrio Direttore Scientifico della Scuola Regionale dello Sport ha dato inizio ai lavori, evidenziando che l’evento mira ad informare e guidare gli operatori del mondo sportivo territoriale, lungo il percorso che dalla scoperta conduce alla manifestazione del talento, il cui sviluppo rappresenta “uno snodo critico per le Associazioni/Società e per le Federazioni Sportive”. Infatti per gli allenatori la problematica più complessa, ma nello stesso tempo affascinante, è quella della ricerca dei giovani talenti. In tale ottica si inserisce il presente work shop, per aiutare a spianare la strada ai formatori che porta alla selezione, alla identificazione, alla gestione e alla valorizzazione dei talentuosi atleti lucani.
La Dott.ssa Rossella Forenza, Psicologo ad Orientamento Psicofisiologico Clinico, nella sua esposizione de “Il Talento sportivo e fiducia muscolare”, ha saputo concretizzare l’intreccio tra componenti di natura meccanica, emozioni e tratti psicofisiologici di personalità.
Il corpo è considerato come struttura dell’organizzazione di tensioni e le cui stesse tensioni servono per compiere “il gesto” che è movimento ed emozione insieme.
E’ proprio con la giusta tensione che il talento potrà esprimersi e portare i risultati attesi che passano obbligatoriamente attraverso l’esperienza e la competenza dell’allenatore e la prospettiva pedagogica dell’allenamento. scarica qui il ppt
La Dott.ssa Rosanna Druda con estrema semplicità, Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Counselor Educativo, con la sua relazione “Coltivare talenti: dallo sport alla vita”, ha catturato la simpatia dei partecipanti quando a metà del suo intervento ha invitato la platea all’esercizio del “flusso sanguigno”, la cui finalità era quella di ossigenare il cervello ed aumentare i processi attentivi.
Infine si è soffermata sul Mindset dello sportivo, cioè sull’assetto mentale ricco di abilità trasversali “allenate” dallo sport stesso come: la capacità di stare e lavorare in squadra (Team Work); la motivazione personale e collettiva; porsi degli obiettivi (Goal Setting); problem solving; la capacità di organizzare il tempo (Time Management) e infine la capacità di ascolto, empatia ed espressione (Comunicazione Efficace). scarica qui il pdf
Anche l’esposizione del Dott. Gennaro Gatto, Fisiatra del AO San Carlo, ha richiamato l’interesse dei partecipanti oltre che dal contenuto altamente scientifico anche per l’estrema semplicità con cui ha relazionato “Lo sport attraverso i sensi: dai cinque sensi ai cinque cerchi”, dando rilievo come a volte si allenano i muscoli ma non si conosce il potenziale infinito dei sensi. Essi si sovrappongono, si mescolano (sinestesia), non si può scoprire o allenare un solo senso, non esistono graduatorie, i talenti come i sensi non si scontrano ma si incontrano. scarica qui il pdf
E’ seguita una importante discussione, circa le modalità di gestione del talento in cui il Dott. Carmine Sinno, Presidente Associazione Medico Sportiva di Matera, ha messo in risalto l’importanza dell’allenamento e della somministrazione dei carichi di lavoro per i giovani talentuosi, ma anche il valore delle competenze che devono possedere gli allenatori per salvaguardarne la salute. Conoscere i tempi di maturazione del talento significa preservare il benessere sportivo dell’atleta e coltivare contemporaneamente il risultato agonistico.
Interessanti ed apprezzate sono state le conclusione affidate al Dott. Salvatore Laurita, Presidente Associazione Medico Sportiva di Potenza, che ha saputo tracciare con estrema sintesi tutti i punti nodali dell’intero Work Shop rimarcando l’importanza della sempre più affiatata collaborazione tra Scuola Regionale dello Sport e la Medicina Sportiva lucana.